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PERCHÉ È OPPORTUNO DIRE "SÌ" AL REFERENDUM COSTITUZIONALE
Tempo fa ho scritto un breve saggio per una rivista per spiegare le ragioni per le quali non era solo un vezzo radical-chic dire "SI" al prossimo referendum costituzionale.Molti elettori e commentatori politici si sono peraltro espressi nel frattempo. E lo hanno fatto anche molti politici! Ciò ha reso evidente il fatto che le scelte dei politici non erano proprio del tutto libere.
Infatti i nemici di Renzi tifano perché, in caso di sconfitta, potrebbero portare alla sue dimissioni ed alla caduta del governo, aprendo una nuova fase. Agli amici perché la vittoria consoliderebbe una leadership e aprirebbe probabilmente i giochi per un nuovo quinquennio di governo.
La sensazione è che per gli uomini politici si sia andato così a creare il tifo da stadio, dove non importa più il contenuto, ma semplicemente o si fa parte di una tifoseria o si fa parte di un'altra.
Io ho proposto a Liberi Cittadini di non far parte di questo gioco: di provare ad iscriversi al secondo gruppo, cercando di guardare alle norme per il loro contenuto per cercare di capire se fanno del bene o del male ai cittadini italiani.
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Renzi!, Morando!- fate vostra questa proposta di legge. Vale 1 milione di posti di lavoro!
In una intervista del 17 agosto sul Corriere della Sera, il viceministro dell’Economia, Enrico Morando, dichiara che: «Per tornare a crescere il deficit deve salire oltre il 2%».
E bravo Morando che ha scoperto l’acqua calda!
Verso la fine dell’intervista si lascia andare all’idea di:
«Rendere fruibili gli sgravi sulle ristrutturazioni anche alle famiglie a basso reddito». E aggiunge “Infine, un capitolo importante è quello degli sgravi sulle ristrutturazioni edilizie e il risparmio energetico. Vanno stabilizzati e resi fruibili anche per i palazzi anni 60 e 70 delle nostre città. Finora, infatti, delle agevolazioni non ne hanno beneficiato gli incapienti, cioè le famiglie a basso reddito che spesso vivono in questi condomini e non possono detrarre nulla. Dobbiamo trovare meccanismi per coinvolgere fondi pubblici e privati nella realizzazione di questi interventi, trasferendo su di essi lo sgravio».
Penso che immaginare di creare una sorta di “obbligo di adeguamento ad alcune norme di risparmio energetico” per tutti gli edifici, specie quelli condominiali, potrebbe avere un grande significato per far crescere significativamente tutta una serie di attività, ancorate al territorio, quindi il cui PIL resta sul territorio.
Era una delle idee che mi ero fatto venire al tempo in cui elaboravo le contromanovre economiche per Italia dei Valori e che trovo assolutamente valida anche oggi.
Morando, Renzi fatela vostra!
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Passera e la liquidazione di Italia Unica: ero stato facile profeta
"Affari italiani" annuncia oggi con grande enfasi che Corrado Passera liquida Italia Unica: via 12 dipendenti dal partito. Ciò che rimarrà di Italia Unica confluirà in Idea di Quagliariello. Notizie più o meno note tra gliaddetti ai lavori ed ora ufficializzate.
Era evidente che sarebbe finita così. Quanto sia costata (per altro alle sue tasche) l'avventura politica solo lui lo conosce: c'è che dice 4 ma chi è pronto a giurare 7 milioni euro. Poteva finire diversamente solo che Passera avesse voluto seguire i buoni consigli di chi era pronto a darglieli.
Nell'autunno del 2014 decisi di aderire a quell'iniziativa che giudicavo l'unica, viste le risorse in campo, in grado di creare un movimento nuovo nel centro destra. Fui anche incaricato da Passera di lavorare all'oragnizzazione del partito. Il lavoro mi portò a stilare un corposo documento che gli cosegnai, ma qualche mese dopo mi accorsi che ciò che stava nascendo era ben altra cosa: un partito così padronale che più padronale non si può. Avendo già vissuto la vicenda di Italia dei Valori giudicai che non potevo ripetere g.i stessi errori di quel partito, Così scrissi a Corrado la lettera che segue, e che ora decido di rendere pubblica, che non ha mai ricevuto risposta.
Caro Corrado,
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Marcinelle: quando i migranti (italiani) morivano per lavoro e non come quelli islamici per ammazzare la gente a scopo politico
L’8 agosto 1 (giusto 60 anni fa) a Marcinelle (in Belgio) 136 minatori italiani persero la vita nell'incendio avvenuto in seguito ad un'esplosione nella miniera di carbone Bois du Cazier. Per numero di morti resta il terzo disastro nella storia dei minatori italiani emigrati all’estero.
Ieri morivano migranti italiani oggi islamici. Ma che differenza!
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Calenda: altro che Industria 4.0 se la Pubblica Amministrazione è ultima!
Come ha scritto Paolo Baroni sulla Stampa “La Germania è partita per prima nel 2011 lanciando «Industrie 4.0». Poi, dalla Francia al Regno Unito, dagli Usa a Cina e India, tutti i Paesi più importanti si sono mossi per agganciare il treno della quarta rivoluzione industriale, quella digitale, delle stampanti 3D, dei big data e dell’«Internet delle cose». Adesso, finalmente, arriva anche l’Italia. Il «Piano» del governo sarà presentato entro i primi di agosto, ha annunciato ieri il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda.
Fin qui l’incipit. Ma è proprio vero che l’Italia sarà in grado di raggiungere gli altri Paesi in questa corsa al digitale che porta innovazione, produttività e posti di lavoro ad alto valore aggiunto? Non vi è chi non veda che presupposto per arrivare a risultati del genere sia una vastissima diffusione dell’uso di internet e delle nuove teconologia ed una Pubblica Amministrazione in grado di rispondere in tempo reale all’industria.
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Perché si può dire “SI” al referendum istituzionale!
Il referendum istituzionale si avvicina a grandi passi. E’ visto da qualcuno come un fatto meramente politico: ai nemici di Renzi perché potrebbe portare in caso di sconfitta alla sue dimissioni ed alla caduta del governo, aprendo una nuova fase. Agli amici perché la vittoria consoliderebbe una leadership e aprirebbe probabilmente i giochi per un nuovo quinquennio di governo.
Per altri il significato è invece meramente istituzionale: cosa cambierà grazie alle nuove norme della Costituzione. Sarà un’Italia più nuova e più moderna, in linea con i Paesi più avanzati, dove la governabilità diventi strumento di progresso e non gioco di potere? Oppure sarà un’Italia ancora più confusa di quella di oggi, dove comunque i contrappesi istituzionali sono serviti ad evitare che qualcuno potesse di fatto diventare il “padrone del Paese”?.
La sensazione è che gli uomini politici rientrino nel primo gruppo e si sia andato così a creare il tifo da stadio, dove non importa più il contenuto, ma semplicemente o si fa parte di una tifoseria o si fa parte di un’altra.
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E se alla fine il vero vincitore di queste elezioni fosse proprio Renzi?
Ecco in sintesi le principali dichiarazioni dei leader politici nazionali.
Grillo e la teoria del volo a 5 stelle: “Prendiamo quota, governeremo l’Italia”“Ora voliamo alto verso il governo nazionale. L’aereo della missione impossibile è decollato e prenderemo quota. Dall’inizio ci hanno sempre detto: “E’ impossibile che ce la facciate”. Ora l’obiettivo è cambiare quota e puntare alla guida dell’Italia”.
Il Pd si lecca le ferite. Schiva la catastrofe solo grazie alla vittoria di Beppe Sala a Milano. Ma nel partito la resa dei conti si avvicina con la minoranza che chiede a Renzi abbandonare il doppio ruolo di premier e segretario. Il leader, alla prima vera sconfitta, ammette la batosta e studia come ripartire in vista del referendum costituzionale.
Renzi: «Vittoria dell’M5S netta e indiscutibile, ma…»
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Vegas: perché solo ora? Dove erano i controllori? Dove la Banca d’Italia? Dove il dirigente Consob Minenna che ne parla solo adesso?
Dicembre 2015: ricevo da un amico, Nicola Benini, consulente finanziario indipendente (IFA Consulting) questo appunto.
Nella nota si descrive per filo e per segno tutto ciò che in questi giorni viene fatto apparire come una rivelazione sulla vicenda “Vegas”: le sue manchevolezze, le sue dubbie interpretazioni, le sue ridicole scusanti.
Leggiamo assieme ciò che Nicola Benini scriveva allora:
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Per il 2017 lacrime e sangue: dove troverà Renzi 20 miliardi di Euro?
“Sì alla flessibilità ma anche la richiesta di un maggior impegno sui conti pubblici italiani nei prossimi anni. La Commissione Ue dà il via libera per l’Italia a una flessibilità pari a 0,85% per il 2016, ma ricorda che il Paese, come prevedono le regole, dovrebbe fare uno sforzo superiore allo 0,5% nel 2017 e 2018. La Commissione europea riconoscerà, dunque, all’Italia un margine di deficit in più per circa 14 miliardi grazie alle clausole per investimenti, riforme e spese per gestire l’afflusso dei migranti più per quelle relative alla sicurezza. Quello che non si sa ancora è se nelle decisioni che prenderà sarà esplicitamente o implicitamente quantificato il maggiore sforzo di bilancio da compiere nel 2017 per assicurare il rispetto del patto di stabilità.” (Laura de Feudis –Corriere della Sera).
In pratica la flessibilità concessaci dall’Europa vale più o meno 14 miliardi che useremo quest’anno. Per che cosa? Decidete voi: Sgravi sulle assunzioni (di cui beneficiano coloro che comunque avrebbero assunto personale)?, Carta famiglia per acquisto di beni o servizi?, Bonus di 80 euro mensili per forze di polizia, forze armate e capitarie di porto?. Più in generale spesa cosiddetta sociale o investimenti, ma sempre e comunque spesa pubblica?
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Papa Francesco vuole il suicidio dell’Europa!
Come riporta Il Fatto quotidiano di oggi Papa Francesco di fronte ai governanti europei ha detto: “Sogno un’Europa in cui essere migrante non sia delitto bensì un invito a un maggior impegno con la dignità di tutto l’essere umano. Sogno un’Europa che promuove e tutela i diritti di ciascuno, senza dimenticare i doveri verso tutti. Sogno un’Europa di cui non si possa dire che il suo impegno per i diritti umani è stata la sua ultima utopia”. È l’appello che Papa Francesco ha rivolto ricevendo il Premio Internazionale Carlo Magno 2016 per “il suo straordinario impegno – come si legge nella motivazione – in favore della pace, della comprensione e della misericordia in una società europea di valori”. Ecco altri passi del suo discorso.
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